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di Stefania Niglio, Product manager WOW Effect

L’odore acre dei principi attivi a concentrazioni elevate.

Sfido chiunque a provare una crema sulla mano e a non portare la mano al naso per scoprirne l’odore.

Credo sia un gesto tanto involontario quanto comune, che nella mia vita ho visto fare migliaia di volte. Deve scattare qualcosa nel cervello per cui non resistiamo alla tentazione di annusare quello spot di crema: è un istinto incontrollabile che assecondiamo senza pensarci un secondo.

Dopo quell’istante, ecco palesarsi una serie di scenari: forse storceremo il naso o avremmo voglia di annusare ancora.
Il sistema olfattivo è sopraffino, come tutti i sistemi del corpo umano, del resto, macchina semplicemente perfetta.

Qualche anno fa, ho studiato per un periodo neuroscienze. Mi ero molto appassionata ai processi legati alla memoria e alla stretta correlazione di quest’ultima con alcuni organi di senso.
La memoria è come una stanza presente all’interno del cervello in grado di conservare dati e quindi consente a ciascuno di noi di trattenere delle informazioni e di richiamarle sotto forma di ricordo, come ad esempio alcune esperienze che abbiamo vissuto in passato.

Molti studi dimostrano che gli odori sono stimoli molto potenti per evocare stati affettivi.
Questa associazione è probabilmente dovuta ai comuni substrati anatomici condivisi tra sistemi olfattivi ed emotivi, in particolare il sistema limbico e la corteccia orbitofrontale.

L’area del cervello che elabora l’olfatto, è connessa con il sistema limbico, la parte del nostro cervello che regola le emozioni.
Le “immagini” olfattive, rispetto a quelle visive, non invecchiano, rimangono intatte nel tempo e riaffiorano decenni dopo con la freschezza del primo giorno. Attraverso l’olfatto noi identifichiamo, memorizziamo e riconosciamo luoghi, persone ed eventi emozionanti. C’è chi ricorderà il profumo della torta della nonna, chi quello di salsedine dello stabilimento balneare dove andava da bambino.

La digressione serve a spiegare perché le aziende cosmetiche utilizzano molti profumi e fragranze.

Lavorare sull’impatto emotivo che un prodotto ha sui consumatori è importante: moltissime persone si “affezionano” ad un cosmetico perché trovano il profumo di loro gradimento.

Occorre però fare molta attenzione, perché, come ricorda il Prof. Leonardo Celleno (dermatologo e presidente dell’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia) “sicuramente tra le sostanze ad uso cosmetico, quelle utilizzate per la composizione di aromi e profumi sono più di altre in grado di indurre fenomeni di allergia perché più reattive di altre categorie di ingredienti”.

Quindi, se avete la pelle sensibile o reattiva dovete sapere che il profumo è uno dei principali allergeni presenti in un cosmetico.

Oltre all’aspetto strategico (i cosmetici profumano così attivano il sistema limbico e ci fanno provare emozioni che ci consentono di “viaggiare” con la mente) c’è un motivo pratico per cui molti cosmetici contengono una fragranza. Ogni ingrediente cosmetico ha un suo odore che spesso non è piacevole. Gli acidi contenuti nelle creme per il viso (ialuronico, mandelico, glicolico) ad esempio, hanno un odore acre e se messi a concentrazioni elevate, l’odore diventa forte e a tratti pungente.

Chi ha trascorso almeno un giorno della sua vita in un laboratorio scientifico lo sa.

Il profumo serve anche a creare un effetto placebo che ci fa credere che il prodotto valga di più e funzioni meglio di quanto non faccia in realtà, regalandoci un’esperienza “migliore” e innescando un processo di autoconvincimento ogni volta che lo usiamo.

Ma non tutti sono fan dei cosmetici profumati. Soprattutto chi ha la pelle sensibile sa che i profumi possono causare irritazioni e allergie come la dermatite da contatto o altre manifestazioni fastidiose a carico di occhi, naso e gola.

Negli ultimi anni si parla molto di “cosmetica free”, ovvero di prodotti cosmetici che non contengono qualcosa. Forse ha dato il via a questo trend il deodorante senza alcool, e da lì, tanti astucci a dichiarare che quello che contengono è senza siliconi, parabeni o oli minerali.

In ogni modo, a mio avviso, il re dei “senza” resta senza dubbio il profumo.

I cosmeceutici della linea WOW Effect, in linea con le moderne ideologie formulative del settore cosmetico-farmaceutico sono formulati basandosi sul “concetto dei senza”: evitando la presenza delle principali sostanze allergizzanti, risultano accessibili anche alle pelli più delicate. Tutta la linea è corredata da patch test effettuati specificatamente su pelli sensibili.

La Linea Viso WOW Effect è senza profumo, parabeni, petrolati, SLES e SLS, glutine, paraffina, lanolina, oli minerali. È dermatologicamente testata e Nickel tested safe < 0,00001%.

L’odore acre della Maschera Antirughe o del Siero Anti-Age è quindi dovuto al fatto che non c’è alcuna profumazione a coprire l’odore degli acidi (mandelico e ialuronico) che in questi prodotti sono ad elevate concentrazioni (nella Maschera Antirughe c’è il 10% di acido ialuronico cross-linkato e il 10% di acido mandelico).

Il profumo causa allergie in molti soggetti e non serve a ridurre le rughe, ecco perché abbiamo preferito non introdurlo nei nostri prodotti viso.

WOW Effect è una linea di prodotti che si contraddistingue per efficacia e tollerabilità, di conseguenza abbiamo inserito e al contempo scelto di non inserire solo gli attivi e gli eccipienti utili a perseguire questi obiettivi.

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